Blood on my hands
Philadelphia, Mar. 2025 Ross ed Austin sono soli all'Oz, è ben oltre l'orario di chiusura e nessuno può venire a disturbarli. Le luci flebili del bar e del neon rosa che traballa sopra la porta del bagno delineano il profilo esile e slanciato del corpo nudo di Austin. Ross è già sdraiato a terra, supino, aspetta che sia il ragazzo ad affrettarsi verso di lui, mentre il respiro gli si fa già più affannato. Le mani del ballerino cercano sulla sua carne e sul suo ventre il punto più caldo, sotto ai tessuti della tuta di Elysium, che di colpo sembrano troppo ingombranti. "Cosa... cosa devo fare?" "Continua a..." "...Così?" "Sì, bravo" Sente ogni battito del cuore di Ross in ogni fiotto di sangue che gli si spinge tra le dita, in corrispondenza dei quattro fori nel ventre che lo stanno lentamente privando di ogni forza. Sente ancora l'odore di carbone dei suoi vestiti bruciati dallo scontro con un altro pir...